Comportamento Alimentare: il potente rapporto tra cibo ed emozioni

Comportamento Alimentare: il potente rapporto tra cibo ed emozioni

Vuoi perdere peso ma non ci riesci? Oppure ci hai provato tante volte, ci sei anche riuscita/o, ma poi hai ripreso tutti i kg?

L’atto del mangiare rappresenta una delle espressioni corporee e comportamentali degli esseri umani e di tutta la loro meravigliosa complessità! Mangiare appare come un atto semplice, finalizzato al nutrimento ed alla sopravvivenza, invece, come la piccolissima punta di un enorme iceberg, è solo la manifestazione di molteplici, interconnesse sfaccettature, di un intenso groviglio di esperienze, sensazioni, emozioni, pensieri, movimenti interiori di vario tipo. Al cibo vanno associati diversi significati: il cibo è relazione, è gioia, convivialità ma il cibo può anche rappresentare consolazione, rifugio, dolore, aspetti che fanno riferimento a disregolazioni emotive o cognitive.

Nonostante la forte attenzione al cibo ed alla nutrizione, negli ultimi anni si rileva, in Italia e nel mondo, un incremento della condizione di sovrappeso ed obesità (oltre che una crescita della frequenza dei Disturbi del Comportamento Alimentare -DCA), la cui età media di insorgenza si è abbassata notevolmente.

Spesso seguire una dieta ipocalorica, praticare sport e non cedere ad alcuna tentazione, risulta una via impossibile da percorrere. Infatti, come sappiamo, le cose non sono così semplici e lineari: tra l’input di una dieta e l’output di un comportamento sano c’è l’uomo con la sua complessità.

È evidente, dunque, la necessità di un approccio che riconosca il comportamento di assunzione del cibo come qualcosa di più del semplice atto di nutrire il corpo. Esso rappresenta, infatti, un comportamento multidimensionale in cui i significati psicologici ed emozionali ascritti al cibo hanno un ruolo cruciale nell’influenzare il nostro modo di alimentarci.

Le sole informazioni nutrizionali non sono sufficienti ad affrontare questa complessità. Lo psicologo in questo meccanismo diventa una figura determinante per il raggiungimento ed il mantenimento nel tempo di obiettivi di cambiamento.